domenica 22 febbraio 2009

L'Anoressia



Nel 1988 ci sono stati, in Italia, circa 55.000 i casi di anoressia. Oggi l'anoressia colpisce circa lo 0,5% dei giovani tra i 14 e i 20 anni (il 90% dei quali sono ragazze). La mortalità delle anoressiche è del 15% (per insufficienza cardiaca o renale o per le infezioni); i maschi anoressici sono 1 su 50.000 fra i 18 e i 28 anni. L'anoressia è conosciuta a livello scientifico da tre secoli: il primo trattato medico è stato pubblicato a Londra nel 1694.
Come nasce
Di solito inizia con una dieta dimagrante senza controllo medico, oppure con una iniziale perdita di fame. Anche se il corpo è al di sotto del proprio peso ideale, la ragazza lo percepisce sempre "troppo grasso". In questo atteggiamento la ragazza può essere influenzata da spot pubblicitari (dove, per essere accettati, bisogna avere un corpo esile, agile,ecc..). Oppure può essere influenzata dall'idea di volere un corpo sottile e asciutto come tante top model. Normalmente in questi casi vi sono problemi in famiglia: un padre estraneo alla vita della figlia, una madre possessiva, che induce nella figlia un forte senso di dipendenza (l'anoressica però rifiuta l'immagine del corpo materno). La ragazza teme l'apparire di quei segni corporei che segnalano l'identità femminile (seno, curve, ciclo mestruale...): in tal senso si può dire che l'anoressia esprime anche la paura di diventare adulta; poi vi è anche l'esigenza di farsi crescere i capelli (per coprirsi) o di portarli cortissimi (per sembrare un maschio).
Come si sviluppa
Inizialmente la ragazza non rispetta più l'orario dei pasti, mangia poche cose a orari strani, spesso da sola. La ragazza può anche imporsi un ritmo di vita frenetico (attività scolastiche, sportive, domestiche), pur di perdere sempre più peso. Nel maschio la malattia può produrre allucinazione, delirio mistico, onnipotenza e schizofrenia. La malattia coinvolge, col passare del tempo, tutto l'organismo: calo di temperatura, della pressione e della massa muscolare, pelle disidratata e tesa, colorito giallo, occhi cerchiati e arrossati, fragilità ossea, perdita di capelli e di sali (per es. calcio e potassio), alterazioni cardiache ecc. La malattia viene accelerata non solo da drastiche diete, ma anche da vomito volontario, abuso di diuretici, di lassativi. La malattia diventa evidente quando la ragazza perde più del 25% del proprio peso corporeo. Si può arrivare a pesare 28/30 kg, che è il limite della sopravvivenza.

Claudia e Marta

Nessun commento:

Posta un commento