domenica 29 marzo 2009

STAGE DELLE QUARTE

Lo stage è un periodo di formazione per imparare l'attività o la professione che si deve svolgere. Le classi quarte della nostra scuola hanno fatto per due settimane degli stage in posti diversi. Noi ne abbiamo intervistate due per capire un po' le modalità di svolgimento e ci siamo fatte raccontare la loro esperienza.
1°INTERVISTA
Un ragazzo di 4°cp ha svolto lo stage all'asilo nido Gonzales. Il lavoro che doveva fare era quello di osservare i bambini durante le loro attività quotidiane come, colorare, giocare con il pongo o con altri giocattoli. Questa osservazione gli è servita per capire che i bambini sono molto suggestionabili perché ha notato che agivano di conseguenza hai comportamenti delle maestre. Per intrattenere i bambini in oltre, è stato organizzato uno spettacolino di teatro al quale i bambini si sono mostrati molto interessati. Questa esperienza è servita al ragazzo per fargli capire che il lavoro dell'insegnante d'asilo nido non è la professione che fa per lui.
2°INTERVISTA
Una ragazza di 4° ap, invece ha svolto lo stage all'ospedale Mangiagalli, in sala parto, la ragazza non poteva stare nella sala travaglio ma doveva rimanere all'esterno. Ha lavorato con i bambini nella prima ora di vite, ed ha imparato come si attaccano al seno e come si registrano i dati di nascita al computer, come vengono prese tutte le misure e come vengono fatti esami specifici, come l'apgar, che consiste nel valutare rapidamente e sommariamente la stato di salute di un neonato immediatamente dopo la nascita è un punteggio (da 0 a 10)
I cinque criteri dell'Apgar sono: tono muscolare, frequenza cardiaca, Riflessi (in risposta a catetere nasofaringeo), colore della pelle e respirazione.Lei ha assistito a quattro parti di cui uno naturale e tre cesarei ha appreso quindi quali sono le differenze tra uno e l'altro. Nel parto cesareo al padre non e permesso assistere; la visita al neonato viene effettuata subito dopo la nascita dal pediatra, mentre nel parto naturale il padre può eventualmente assistere e la visita al neonato viene fatta in un secondo momento. La ragazza è stata affiancata da una puericultrice che le ha spiegato quali sono le funzioni delle varie anestesie e come si fanno. Le emozioni che hanno segnato di più questa esperienza sono state soprattutto prendere in braccio i bambini e vederli sorridere, portarli al loro papà e leggere la felicità sul loro viso; mentre la cosa un po' più impressionante è stato il parto cesareo e il più emozionante quello naturale ma con tanto sangue.
Naturalmente questa è una esperienza che la ragazza rifarebbe.

Martina & Giulia

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